Con questa ULTIMA CENA riprendo un tema sociale. Quando riesco preferisco un’arte che faccia ragionare non tanto sull’estetica, ma sul mondo che stiamo vivendo.
Questo progetto poi è iniziato diversi anni fa realizzando le illustrazioni del racconto “I ravioli” dell’Amico Pino Bravin. Poi ha preso forma allontanandosi dallo stile illustrazione 4 anni fa con una prima esposizione. La storia d’ispirazione è sempre la stessa, ma oggi l’ho rivista, modificata, ho ripensato alla struttura e dato una veste più coerente al tema migrante.
Davanti ad un piatto di ravioli la mia migrante deve decidere il suo futuro, se rimanere e decidersi a vendere il suo corpo per guadagnare un pò di soldi da inviare a casa, oppure ritornare al paese d’origine. È una condizione che purtroppo vivono molte donne: africane, dell’est europa, sudamericane. La gogna non ha confini precisi.
L’opera si compone di 30 disegni di vario formato, che non hanno una lettura ordinata a mo di fumetto, ma si modulano a parete componendo un racconto intuitivo preceduto da una presentazione. A completamento dell’opera ho aggiunto una componente materica a pavimento con piume d’oca.



